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domenica 27 novembre 2011

Violazioni codice della strada: termini per la notifica e ricorsi.

Come tutti sapete i verbali di accertamento per le violazioni al Codice della Strada, se non contestati all’atto dell’accertamento dell’infrazione, devono essere notificati al proprietario del veicolo.
Con la parola notifica, si intende quindi portare a conoscenza del proprietario del mezzo, che in una data e ad un’ora precisa la sua auto ha commesso una violazione al Codice della Strada e che tale violazione è stata accertata. Nello stesso Codice della Strada sono previste le modalità e i tempi entro cui la notifica deve essere effettuata. Cona la Legge nr.120 del 29.07.2010, entrata in vigore dal 10.08.2010, sono state introdotte delle novità e modificato disposizioni esistenti. Tra le modifiche apportate, quella che oggi prendiamo in considerazione è la modifica dei termini di notifica dei verbale di accertamento delle violazioni (le contravvenzioni). Se in precedenza i termini erano di 150 giorni dall’accertamento della violazione, con le nuove disposizioni, oggi la notifica deve essere effettuata entro 90 giorni dall’accertamento. Se questa è la regola generale esistono poi delle deroghe che fanno innalzare il limite temporale entro il quale la violazione deve essere notificata. I casi in cui questi tempi variano sono:
  • l’impossibilità di poter procede immediatamente all’individuazione dell’autore della violazione (ad esempio violazione commessa con un veicolo noleggiato). In questo caso, oltre i 90 giorni canonici, si hanno altri 60 giorni di tempo per effettuare la notifica;
  • se la violazione è stata contestata nell’immediatezza al trasgressore il termine per la notifica è di 100 giorni;
  • ai residenti all’estero la notifica deve essere invece fatta entro 360 giorni.
Qualora la violazione non sia stata immediatamente contestata al trasgressore (i casi in cui si può omettere la contestazione immediata sono esplicitamente previsti dal Codice della Strada) il verbale deve indicare la motivazione per cui questa non sia stata fatta, oltre alla data, ora, luogo,  e accertatori.
Se la notifica dovesse essere stata effettuata oltre i termini previsti, è possibile rivolgersi al Prefetto competente territorialmente per il luogo dove è stata commessa l’infrazione, chiedendo l’annullamento del verbale.
Il ricorso va presentato, entro 60 giorni dalla notifica della multa, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno o depositato personalmente. La presentazione (a mano o a mezzo raccomandata) può essere fatta anche presso gli uffici dell’organo che ha accertato ed elevato la contravvenzione, che si può desumere dal verbale notificato.
Per presentare il ricorso potete utilizzare questo modulo, allegandovi copia del verbale di accertamento nonchè una fotocopia di un documento di identità in corso di validità

sabato 26 novembre 2011

Giornate tipo di un cane..

Ho voluto condividere questo bell'articolo con voi e spero che sia spunto di riflessioni per tutti... 
Per me lo è stato..

La mia giornata tipo durante i sette anni in cui ho vissuto nel canile:
Svegliarsi all'alba; annusare l'aria.
Aspettare la luce del giorno.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare ancora il cielo.
Litigare con compagni di box per il cibo.
Fissare ancora il cemento.
Aspettare.
Aspettare che succeda qualcosa: niente. Non succede niente.
Allora, tornare a fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Annusare l'aria.
Aspettare sempre che succeda qualcosa.
Cercare di ricordare il muso della mia mamma quadrupede: niente. Non me la ricordo più.
Quindi, annusare il cielo.
Fissare il cemento.
Aspettare l'imbrunire.
Litigare con compagni di box perchè nervosi.
Sdraiarsi sul cemento.
Sentire freddo.
Fare pace con compagni di box per tenersi caldi.
Provare a dormire, fissando il cielo.
Aspettare l'alba per ricominciare tutto da capo.




La mia giornata tipo nella nuova famiglia:
Svegliarsi all'alba; annusare l'aria.
Fissare mamma e papà umani per due orette (che belli!), finchè non si svegliano.
Al primo accenno di movimento, cominciare ad agitarsi, scodinzolando, zompettando e saltando per tutta la casa.
Mangiare la colazione preparata dalla mamma.
Mentre mamma e papà umani fanno la loro colazione, fissarli intensamente per ottenere fetta biscottata.
Salutare pigrona di sorella quadrupede che si sveglia per ultima.
Andare con papà umano a fare passeggiata.
Al rientro, fermarsi in cucina per fissare pacco fette biscottate sperando che cada dal tavolo. Niente. Non cade.
Giocare con palllina.
All'ora di pranzo, sedersi esattamente nel mezzo fra mamma e papà sperando di ottenere fetta biscottata.
Fare altra passeggiata con papà.
Annusare con attenzione e scrupolo ogni ruota di macchina che si incontra nel tragitto.
Fare cacca davanti al portone del setter del vicino di casa. Quello antipatico.
Tornare a casa.
Fissare scatola fette biscotatte: forse adesso cade dal tavolo. Niente.
Giocare con pallina.
Schiacciare pisolino ristoratore.
Appena buio, mangiare cena tutti insieme: io, mamma umana, papà umano e sorellina quadrupede.
Finire tutto il più veolocemente possibile per avere tempo di sedersi esattamente nel mezzo fra mamma e papà per impietosirli con sguardo languido al fine di ottenere fetta biscottata.
Spaparanzarsi per due/tre ore sotto il divano e prendersi le supercoccole da papà.
Fare ultima passeggiata con papà: la più bella. Io e lui da soli.
Annusare aria fresca.
Fare pipì a tutti gli angoli di tutti i palazzi. Con scrupolo.
Fare cacca davanti al portone del setter del vicino di casa. Non lo sopporto proprio quello lì.
Rientrare e scodinzolare fortissimo sperando di ottenere fetta biscottata.
Andare in cuccia morbida.
Dormire.
Sognare un mondo fatto di fette biscottate.
Aspettare l'alba per ricominciare tutto da capo.

venerdì 25 novembre 2011

Piante invernali da balcone: 10 idee da copiare

Perché rinunciare al giardinaggio in inverno? Se avete il pollice verde e desiderate dare un po’ di colore e profumo alla vostra casa anche nei mesi più freddi dell’anno ecco 10 idee di piante da esterno che potete acquistare per dare nuova vita al vostro balcone invernale. A voi la scelta!

Ciclamino

È sicuramente la più classica fra le piante da balcone invernali, almeno in Italia. Grazie alle sue fioriture intense e dai colori vivaci, alla facilità con cui cresce in vaso ed alla resistenza ai primi freddi è sicuramente un’ottima scelta per donare una bella macchia di colore al vostro terrazzo o anche ad un semplice davanzale. Richiede poche cure quindi è perfetta anche per chi non ha la passione per il giardinaggio!

Erica

È una pianta sempreverde adatta alla coltivazione all’aperto, anche in vaso. Ne esistono numerose varietà, in particolare l’Erica gracilis ha una fioritura in autunno-inverno ed ha dimensioni ridotte che ne facilitano la crescita in vaso. Purtroppo però è adatta a stare all’aperto solo fino a quando il clima è mite, soffre infatti le temperature sotto i 5 gradi. All’arrivo dei primi freddi è quindi meglio riparala in appartamento o almeno in una veranda.

Viola del pensiero

È una piccola pianta annuale dai fiori di grandi dimensioni e di colore intenso. La fioritura avviene in autunno, inverno e nei primi mesi della primavera. È una pianta che non teme il freddo, anzi le temperature basse favoriscono una fioritura più rigogliosa. Anche se non ama il sole diretto, ha comunque bisogno di luce.

Graptopetalum Paraguayense

È un esempio di pianta grassa a crescita tappezzante. Predilige le temperature miti ma sopporta anche il freddo, purchè vengano limitate le annaffiature per evitare gelate nel terreno. Nel periodo invernale le sue foglie succulenti diventano di colore giallo.

Crisantemo

Nella nostra cultura popolare questo fiore è abbinato ai cimiteri, non è così però in altre parti del mondo dove invece viene molto valorizzato come pianta ornamentale. Si tratta di una pianta annuale, con numerosissime varietà, alcune delle quali con fioritura in autunno. In particolare i fiori, che possono essere di colori e forme differenti in base alla specie, appaiono sulla pianta quando le ore di luce sono inferiori a 14 al giorno.

Solanum capsicastrum

È una pianta ornamentale, nativa del Brasile, particolarmente bella grazie alla produzione di bacche colorate nei mesi invernali. Fiorisce in estate, con piccoli fiori bianchi, mentre in inverno produce bacche grandi un paio di centimetri che durano alcuni mesi cambiando colore, dal verde al rosso, passando per il giallo.

Skimmia japonica

È una pianta che, come dice il nome stesso, è originaria del Giappone. Cresce bene sia in giardino che in vaso. La sua fioritura vera e propria avviene in primavera, in seguito però produce bacche rosso scuro molto bellle che durano dall’autunno fino alla primavera successiva. Fate attenzione nel momento dell’acquisto, le bacche crescono solo sulle piante femminili ed in presenza di almeno un esemplare maschile: chiedete consiglio al fiorista! Caratteristica fondamentale di questa pianta invernale è che resiste fino a 15 gradi sotto lo zero.

Edera

È una pianta sempreverde rampicante che ben si adatta però anche a dare un effetto a cascata dai balconi. Non teme il freddo, nemmeno nei mesi più rigidi dell’inverno. Al contrario soffre se esposta a lungo alla luce diretta del sole. Produce solo piccoli fiori verdi in autunno, ma la sua bellezza sono le foglie, solitamente variegate di giallo o bianco.

Hamamelis

È una bellissima pianta resistente al freddo a foglie decidue. Si pianta a novembre e fiorisce nei mesi di gennaio e febbraio. Ne esistono diverse varietà che danno fiori di colore variabile fra il giallo e il rosso a forma di pompon. Si adatta a crescere bene anche in posizioni ombreggiate.

Chimonanthus praecox

Viene chiamato in gergo Calicanto d’inverno. La caratteristica per cui ve lo consigliamo è che i suoi fiori sono profumatissimi. Fiorisce a partire da dicembre ed è una pianta così resistente al freddo da non temere nemmeno le gelate più intense.

Orecchini fai-da-te in fimo: i multicolor per l'autunno-inverno

Ecco un'idea originale e colorata per realizzare degli splendidi orecchini in fimo fai-da-te!
Realizzare orecchini in fimo è un'attività artistica divertente e creativa. Le idee migliori per la creazione di questi fantastici e utili oggetti vengono dal dolce mondo della pasticceria del fimo a forma di dolcetto. Il cernit, infatti, si presta benissimo ad essere lavorato in appetitose girelle al cioccolato, brioche e caramelle colorate.
Altri simpatici spunti per realizzare orecchini e bijoux in fimo vengono dalla natura e dalle passioni private: mezzepunte per la danza, arnesi di lavoro, fragole e fiori sono molto amati dai creatori del fimo. Questi orecchini, in genere, sono molto piccoli e poco appariscenti ma, altre volte, possono essere degli orecchini importanti con pendenti in fimo, uniti a pietre dure e palline di feltro. In questo caso è meglio lasciare spazio alla fantasia. Oggi, invece, vi diciamo come si realizzano gli orecchini a forma di cerchi e quadri multicolor:
  • La prima cosa da fare è creare delle palline piuttosto grosse di fimo colorato
  • Con ogni pallina creare un lungo serpente
  • Rivestire ogni cordoncino di fimo ottenuto con fimo di altro colore in modo da formare un grosso cordone multistrato come si vede in foto
  • A questo punto il gioco è fatto: potete ritagliare con il coltello gli orecchini o creare delle perline muticolor da assemblare tra di loro
  • Potete ritagliare dei fiori da applicare su basi monocromatiche come nel caso dei pendenti con bianco e nero o rosso e nero
  • Inserite il gancetto da orecchino nella parte superiore del medaglione colorato
  • Cuocete

Sbiancare la vasca da bagno: come fare

Lo sappiamo già, dopo qualche tempo la vasca da bagno perde quella sua brillantezza, opacizzandoci e ingiallendosi, per non parlare della ruggine e delle macchie scure, e con i detersivi tradizionali non è possibile risolvere il problema in alcun modo. Insomma una vasca nuova, magari poco usata, ma dalle sembianze molto trasandate può persino sembrare come pulita. Ecco un metodo che potrebbe migliorare notevolmente l’aspetto della vostra vasca.

Occorrente

Detersivo naturale per piatti (avete letto bene)
Aceto di mele o vino bianco
Olio di trementina
Spugna morbida
Sale
  1. 1In un flacone vuoto versate il sapone per i piatti, riempendo più o meno metà del flacone.
  2. 2Aggiungete aceto di mele fino all’orlo del falcone, chiudete il tappo e agitate deliacamente.
  3. 3Versate un po’ di soluzione sulla spugna e sfregata tutta la vasca.
  4. 4Sciacquate con acqua tiepida.
  5. 5A questo punto si passa allo sbiancamento della vasca versando un po’ di olio di trementina in una ciotola.
  6. 6Aggiungete un paio di cucchiaini di sale e mescolate fino a quando il sale non si è sciolto.
  7. 7Sciacquate la spugna usata precedentemente, versate il composto e sfregate la vasca.Infine risciacquate con acqua fredda.
Ovviamente non riavrete la vasca bianca e  brillante dopo un solo lavaggio, ma a lungo andare  riuscirete a sbiancarla per bene. Ripete l’operazione ogni volta che pulite i servizi.

sabato 19 novembre 2011

L'ultima mia fatica.

Portagioie realizzato con la tecniche del ricamo e rifinito con passamanerie all'interno di sono 9 scomparti. Visto che il Natale è quasi arrivato sarebbe ottimo come regalo: Non si trova nei negozi. Se interessati contattatemi in privato. Prezzo: € 20.00. Il disegno puo' variare.