Cerca nel blog

venerdì 29 luglio 2011

Come fare un trenino di frutta per i bambini


E' in arrivo un trenino carico di frutta! Un trenino di frutta per i bambini veramente spettacolare. Non solo nella forma.
Questo è un trenino fatto interamente con la frutta, da mangiare fino all'ultimo pezzettino. Dalla locomotiva ai fanali, perfino nel carico che trasporta, ecco come fare un trenino di frutta per i bambini. Irresistibile anche per i genitori.
Per realizzarlo occorre solo un po' di tempo, dei buoni coltelli e la vostra fantasia per aggiungere dettagli.

text=E'+in+arrivo+un+trenino+carico+di...frutta!

Trenino di frutta:
Ingredienti:
  • 1 anguria (cocomero)
  • 1 melone
  • 2 banane
  • 2 pesche
  • 1 grappolo d'uva
  • 1 kiwi
  • 4 albicocche
  • 1 cestino di frutti di bosco
  • qualche fettina di cocco fresco
(potete aggiungere altra frutta a piacere)
  • succo di 1 limone
  • succo di arancia o succo di frutta 1 bicchiere
  • stecchi di legno
  • zucchero semolato q.b.
  • foglioline di menta e quache disco di cioccolata per decorare
Attrezzi: Coltelli di varie misure - Un vassoio grande + Scavino per fare le palline
Procedimento:

  • Lavate bene tutta la frutta. Tenete da parte per modellare: Cocomero, Melone, Kiwi, Banana.
  • Tagliate la rimanente frutta a dadi in una terrina grande, unite qualche cucchiaio di zucchero e il succo di limone. Mescolate e tenete in frigo coperta.
  • Prendete il cocomero/anguria e dividetelo a metà. Scavate intorno alla buccia in modo di ricavare la polpa intera.
  • Eliminate i semini e con una lama senza denti, ben affilata, tagliate la forma di un vagone locomotiva dividendo le parti nelle due metà.
  • Prendete il melone, eliminate tutta la buccia e tagliate dando la forma di un piccolo vagone-carrello, scavando un po' l'interno in modo che possa contenere altra frutta.
  • Prendete la banana e tagliatene 1/3 lasciandolo intero. Con la parte rimanente tagliate dei dischi di un paio di centimetri di spessore, per fare i fari e i dettagli della locomotiva
  • Prendete il kiwi ed eliminate la buccia. Tagliate a fette e utilizzate per fare le ruote della locomotiva
  • Irrorate la frutta modellata con succo di limone o succo di frutta in modo da evitare che annerisca
  • Montate il trenino su un vassoio grande e piatto. Agganciate il vagone-carrello, utilizzando uno stecco di legno lungo.
  • Montate i dettagli appoggiandoli semplicemente alla locomotiva, oppure appuntandoli con gli stecchi di legno.
  • Riprendete la frutta in frigo e versatene una piccola parte nel carrello.
  • Disponete la frutta rimanente intorno al trenino. Spolverate con lo zucchero. Appuntate stecchini di legno per facilitare la presa dei pezzettini.
  • Decorate con la menta e dischi di cioccolata.

ECOCONSIGLI ACQUA


IETATO SPRECARE
Quando laviamo le mani o i denti, usiamo l’acqua con parsimonia: in due minuti si perdono nel lavabo circa 20 litri d’acqua potabile. E se avvitiamo al rubinetto un riduttore di flusso, una rondellina che miscela aria e acqua che costa poco più di un euro, si consuma la metà.

MEGLIO DOCCIA O BAGNO?
Per risparmiare acqua meglio preferire la doccia al bagno. In media, infatti, il consumo per la prima è di 35-50 litri contro i 150-200 litri per il secondo. Attenzione però: secondo la Green living guide inglese una doccia della durata superiore ai 5 minuti consuma quanto o più del bagno!

OCCHIO AI RUBINETTI
Un rubinetto che perde una goccia ogni 2 secondi consuma quasi 6.000 litri d’acqua all’anno, con conseguenti ricadute sulle spese di casa. Stesso discorso per le tubature danneggiate: da un foro di un millimetro di diametro si possono perdere fino a 2.300 litri d’acqua al giorno. Meglio ripararle.

REGOLIAMO LA TEMPERATURA
In media si perde il 15% dell’acqua di una doccia e il 5% di quella di un bagno per raggiungere la temperatura ottimale. Un metodo efficace per limitare i consumi è quello di regolare il calore a 45 gradi, installando dei regolatori in particolare per la vasca e la doccia.

A PIENO CARICO È PIÙ ECO
Utilizziamo lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico. Il mezzo carico consuma infatti molto più della metà dell’acqua e dell’energia. Inoltre è bene ricordare che la lavastoviglie è la scelta più risparmiosa per lavare i piatti, perché consuma in media dalla metà a un terzo dell’acqua.

INNAFFIARE CON CURA
È bene bagnare le piante durante le prime ore del mattino: si tratta del momento in cui la terra riesce ad assorbire di più, facendo risparmiare fino al 50 per centro d’acqua. Ricordarsi posizionare un catino sul balcone per raccogliere l’acqua piovana consente di non sprecare neanche una goccia.


Come eliminare le formiche


D'estate c'è un fastidio che coinvolge molte case e relativi abitanti: le formiche! L'odore del cibo o qualche rimanenza di questo le attira inesorabilmente, e quando prendono piede, non è semplice liberarsene con facilità. Si può avere, però, una casa libera da formiche, come? Ecco alcuni consigli.

Il metodo più semplice è l'utilizzo di insetticidi, questi bloccano immediatamente l'invasione, ma non sono particolarmente salutari per l'ambiente, soprattutto se utilizzati in cucina, stanza dove le formiche si presentano più facilmente vista la presenza di cibo.

Una cosa da fare assolutamente, è rendere al massimo pulita ed igienizzata la stanza colpita: se gli insetti non sentiranno odore di cibo (soprattutto zucchero ed affini) non si presenteranno. Quindi non lasciate piatti da lavare e pulite a fondo la cucina, il problema già così potrebbe essere risolto.

Si possono anche depistare le formiche, guidate da un olfatto molto sviluppato: usate borotalco, caffè o erogatori di profumo, in modo che vengano attratte da questi e non vadano verso i cibi. Cospargete le zone più a rischio ed attiratele, poi aspirate tutto. Se potete svuotate il sacchetto all'aperto, lasciando libere le formiche, lo scopo non è ucciderle ma evitare che vadano sul cibo.

Si possono anche bloccare i punti d'accesso delle formiche con del silicone: fatelo se siete certi di un buco da cui escono, se fanno giri lunghi e articolati è difficile capire la provenienza e rischiate di fare manutenzione dove non serve. Utilizzate invece della farina di granturco, mettendola vicino al punto di origine, la prenderanno e porteranno nel nido per nutrirsene, lasciando stare la vostra cucina.

Ultimo consiglio: lavate il pavimento con acqua unita a chiodi di garofano, foglie di pomodoro o un pizzico di pepe: le formiche odiano questi odori e se ne andranno a gambe levate.

Meno insetticidi

Se hai bambini in casa, evita gli insetticidi.

mercoledì 27 luglio 2011

Come fare i fiori secchi


I fiori secchi sono un ornamento sempre più usato. Oltre a un certo loro fascino la cosa fondamentale è un’altra: durano per sempre. Vengono, infatti, spesso regalati col pretesto di fare un omaggio floreale che possa durare nel tempo.  Questi fiori non è detto che debbano per forza essere acquistati nei negozi. Si possono anche facilmente fare a casa. Innanzitutto servono le seguenti cose:
  • fiori recisi freschi con boccioli non troppo aperti; si consigliano rose, roselline, ortensie, peonie, lantana, Gypsophilia (detta comunemente “velo da sposa”);
  • fogli grandi di vecchi giornali come ad esempio i quotidiani;
  • spago fine;
  • camera buia e asciutta;
  • coltello e forbici.
Una volta procuratosi l’occorrente basta seguire le istruzioni presenti in questa guida:
  • Dopo aver scelto i fiori graditi, bisogna dividerli in mazzi da 3-4 fiori per tipo;
  • sistemare i gambi a seconda del tipo di mazzo che si vuole realizzare. Ad esempio per le rose, oltre che controllare la lunghezza del gambo, bisogna tagliare spine e foglie;
  • ogni mazzo coi fiori scelti deve essere legato con dello spago verso la fine del gambo;
  • avvolgere ogni singolo mazzo in un foglio di giornale;
  • usare ancora lo spago per legare i giornali al mazzo di fiori alla stessa altezza dello spago usato in precedenza;
  • disporre i mazzi a testa in giù all’interno di un locale buio; va bene anche una cantina purchè non ci sia umidità. La stanza deve essere buia e asciutta in modo che i fiori non perdano i loro colori originali;
  • dopo un paio di settimane controllare lo stato dei fiori e decidere se sono pronti oppure hanno bisogno di altro tempo per essiccare;
  • una volta concluso l’essiccamento ovviamente bisogna toglierli dalla carta del giornale ed ecco pronti i fiori secchi.
Quello mostrato è un procedimento semplicissimo ma bisognoso di diverso tempo. Avere una scorta di fiori secchi in casa può far sempre comodo, non solo per abbellire la propria abitazione ma per essere pronti ad un eventuale regalo. Inoltre possono essere utilizzati anche a scopo decorativo. I fiori, in qualunque modo essi siano, non smettono mai di essere amati.

Come prolungare l’effetto lucentezza dei capelli colorati

Cambiare il colore dei capelli non è più una moda esclusivamente femminile: anche gli uomini oggi ricorrono con facilità alle colorazioni, e non solo per coprire i capelli bianchi, ma per cambiare look, per stupire e piacersi.
Oggi le tinture sono meno aggressive del passato, giacché i coloranti chimici sono sostituiti spesso da quelli parzialmente vegetali: questo fa sì che i fenomeni di tipo allergico siano notevolmente scemati e sia possibile cambiare anche più volte all’anno il colore.
Le più innocue sono le tinture temporanee, durano pochi giorni e si eliminano con un lavaggio; quelle semipermanenti durano un paio di settimane e si eliminano con otto lavaggi, non contengono ammoniaca e i rischi per i capelli sono limitati non penetrando il colore a fondo nella struttura del capello; infine, le tinture permanenti sono le più aggressive perché il colore penetra anche nel cuoio capelluto provocando a volte fenomeni di persensibilità e reazioni allergiche (che si risparmiano comunque attraverso un piccolo test antiallergico 24 ore prima dell’applicazione dietro l’orecchio).
I capelli colorati sono più fragili e tendono a rovinarsi più facilmente: l’effetto medio di durata del colore è di due settimane, poi comincia ad opacizzarsi e a perdere lucentezza. Per evitare che il colore sbiadisca troppo in fretta esistono piccoli trucchi che faranno che la tintura duri almeno 4 settimane. Occorre innanzitutto usare shampoo ai pigmenti naturali: per le bionde lo zenzero e la camomilla, per le castane il nero di seppia.
Per proteggere i capelli, dopo ogni shampoo va effettuato un risciacquo con l’aceto di mele che li rende lucidi e resistenti in quanto elimina il calcare che è la causa della perdita del colore ed è inodore.
Anche un impacco settimanale con olio d’oliva da tenere tutta la notte darà lucentezza e morbidezza al primo shampoo. E, ultimi ma non meno importanti, i cristalli liquidi, speciali molecole che assumono caratteristiche proprie dei liquidi accanto a quelle dei solidi, hanno proprietà elettriche,magnetiche ed ottiche ottime per la cura dei capelli: i cristalli liquidi utilizzati per curare la chioma chiudono le cuticole che si formano sulla lunghezza del capello dandovi più brillantezza e permettendogli di riflettere maggiormente la luce.
Per questo sono molto uitli per prolungare l’effetto della tinta o per esaltare la morbideza del capello. L’olio di cartamo pure, da parte sua, ha un’azione protettiva ed è idoneo a ristrutturare la guaina dei capelli trattati con tinture

Come fare il carpaccio di melone allo yogurt


Avete voglia di assaggiare un piatto degno di essere servito sulle tavole estive?
Il carpaccio di melone allo yogurt è un piatto fresco e nutriente, l’ideale per essere assaporato insieme al vostro partner o in compagnia dei vostri cari amici.
L’ho preparato diverse volte, sempre riscuotendo un grande successo. Gli abbinamenti degli ingredienti sono un po’ lontani dai classici gusti ma devo dire che, la prima volta che assaggiai il carpaccio di melone allo yogurt, sono rimasta davvero stupita dal suo delizioso sapore.
Ero scettica, ma mi sono dovuta ricredere!
Provate a preparalo anche voi, e fatemi sapere… Anche se so già la risposta :-)
Ecco a voi gli ingredienti e l’iter (semplice) della preparazione
Istruzioni su come fare il carpaccio di melone allo yogurt
Ingredienti
  • 1 melone privo di buccia
  • 50 gr di coste e foglie di sedano
  • 50 gr di yogurt magro
  • 3 rametti di erba cipollina
  • sale a piacere
Preparazione
  1. Il primo passo da compiere è affettare le coste di sedano
  2. Selezionare le foglie di sedano più tenere e tenerle da parte
  3. Sminuzzare l’erba cipollina, mescolarla allo yogurt e aggiungere un pizzico di sale
  4. Con la salsina allo yogurt condite il sedano
  5. Prendere, ora, il melone ed affettarlo il più sottile possibile: è preferibile eseguire questa operazione con l’affettatrice
Presentazione del piatto
Disporre le fettine di melone su un piatto da portata e mettere al centro la salsina di yogurt con il sedano. Decorate con la restante erba cipollina e con delle foglioline di sedano.
Il carpaccio di melone allo yogurt è pronto e può essere subito servito!
Buon appetito!
…E ricordate: in cucina basta un pizzico di fantasia, un tocco di creatività e…il piatto è fatto!

mercoledì 13 luglio 2011

L'ISOLA CHE NON C'E'

l
Posted by Picasa
Per leggere la scritta cliccate sulla pagina e si aprira' piu' grande.

PORTACHIAVI IN SALDO.


Portachiavi nuovo ancora con il cartellino riproducente Topolino. Prezzo € 5.00, escluse spese di spedizione.

COLLANE IN SALDI



Set composto da due collane. Prezzo € 6 escluse spese di spedizione.

SALDI SU COLLANE

Set composto di tre collane di stile completamente diverso. Si vendono a  9 euro escluse spese postali.
Se interessate contattatemi.

martedì 12 luglio 2011

Bresaola di tonno

Ciao e buon pomeriggio e buon lavoro a te Emanuela e a chi passerà a far visita a questo piacevole blog.Oggi mi piaceva parlavi di un interessante prodotto gastronomico che viene direttamente dalla Sicilia ,si tratta della bresaola di tonno .Un prodotto davvero molto valido e pieno di sapori e profumi che non potraì fare a meno di innamorarti .La cosa importante è però non aggiungere del sale è già molto saporita per "natura".Per me era una vera novità così ho provato a fare delle bruschette una volta che il pane era abbrostolito ho aggiunto la bresaola e un filo d'olio e ho passato nel forno le fette di pane per qualche secondo ,che dirvi una vera e propria "poesia".Ma se volete esagerare allora provate a tagliariare delle zucchine chiare a dadini e della cipolla di Tropea .In una padella antiaderente mettete un'pò d'olio extra vergine d'olia aggiungete poi la cipolla e fatela stufare per 5/10 con anche un'pò d'acqua, una volta pronta mettela da parte in una terrina di vetro aggiungete poi le zucchine fatte a dadine e cucinatele per 5/10 minuti al massimo e frullate tutto col mini pinner in modo tale da fare una salsa che userete per farcire un panino , metterete uno strato di salsa di zucchina e poi di bresaola .
P.s Vi posso assicurare che è una vera leccornia questo panino .
Ciao
Laura

giovedì 7 luglio 2011

Fai da te la crema doposole al miele

Per una perfetta ma soprattutto sana abbronzatura, è d’obbligo l’utilizzo della crema solare. In commercio ne esistono un’infinità. Potete scegliere quella che fa per voi in base al fototipo o alla consistenza: latte, crema, spray. E’ però necessario anche un prodotto doposole, utile per ridare alla pelle il giusto grado di idratazione dopo l’esposizione ai raggi solari. Il doposole serve anche a lenire eventuali scottature. Vi piacerebbe preparare una crema doposole fai da te.
Le dosi che troverete di seguito sono per realizzare un doposole per il viso. Basterà aumentarle per avere una crema sufficiente ad idratare tutto il corpo.

Ingredienti:

  • 3 cucchiai di miele;

  • un cucchiaio di succo di limone;

  • 10 gocce di olio essenziale di calendula;

  • 20 g di glicerina (la trovate in farmacia o in erboristeria). Se il miele ha una consistenza un po’ troppo solida, scioglietelo a bagnomaria. Mescolate tutti gli ingredienti in una terrina fino ad ottenere un composto omogeneo e privo di grumi. Spalmate sul viso (o sul corpo se ne avete preparato di più) e lasciate in posa per mezz’ora. Sciacquate con acqua tiepida.
  • Quando si possono introdurre le verdure nella dieta del bambino dopo lo svezzamento?

    Pronte per lo svezzamento dei vostri bambini? E’ un momento molto importante per mamma e bebè, perché si dovrebbe cominciare ad introdurre gradualmente tutti i vari alimenti nella dieta del piccolo, nel modo più soft possibile, evitando accuratamente l’insorgere di possibili allergie. A tal fine, i pediatri consigliano di non cominciare a svezzare il neonato prima dei 4-6 mesi di vita, in modo da dare il tempo al suo organismo di maturare il sistema immunitario. Oggi parliamo del pesce, cibo preziosissimo per i piccini.
    Ad esempio le verdure, sono fondamentali per la salute e la crescita equilibrata del piccolo, perché le sostanze che contengono, soprattutto le vitamine, sono essenziali e preziosissime per il suo corretto sviluppo. Ma una mamma come si deve regolare, quali vegetali può dare al suo bambino non appena comincia a svezzarlo, e quali è meglio inserire nei suoi pasti un po’ più tardi? Vediamo di fare un po’ di chiarezza. Le prime verdure che il bebè può cominciare a gustare, già a partire dal quarto mese di vita, sono: patate, carote, zucchine e lattuga.

    Si tratta di ortaggi dal gusto delicato, digeribili, con poche fibre e non allergizzanti. Dopo i sette mesi, la mamma può inserire anche la zucca, gli spinaci, il sedano, i finocchi e i fagiolini. Sono verdure più ricche di fibre, oltre che di sali minerali come potassio, calcio e ferro, che agevolano il transito intestinale e aiutano a combattere la stitichezza che spesso affligge i bimbi di quell’età. Dopo gli 8 mesi, via libera ad asparagi e carciofi, dal sapore più forte, e, dai 10 mesi in avanti, anche al pomodoro, purché privato di pellicina e di semi, che sono indigesti.

    Cavoli, broccoli e cipolle, più amari e laboriosi da digerire, vanno bene dopo i 12 mesi. Naturalmente, cercate anche di basarvi sui gusti del vostro piccolo, se vi rendete conto che alcune di queste verdure proprio le rifiuta, è meglio non insistere e, invece, provare ad reintrodurle più in là, magari attraverso ricette sfiziose e accattivanti o mixate a sapori che già apprezza. La cosa importante è che comunque i vegetali siano presenti nell’alimentazione del bambino tutti i giorni.

    NUMERI UTILI PER LE EMERGENZE AVVISTAMENTI CANI ABBANDONATI

    Segnalate gli abbandoni e trascrivetelo un vostro cellulare. Grazie a tutti.

    Abbronzatura perfetta grazie alla frutta

    Come si fa ad avere un’abbronzatura perfetta durante tutta la bella stagione? Il segreto è una corretta esposizione solare e poi mangiare gli alimenti giusti, frutta e verdura che devono avere una gamma di colori che vanno dal giallo all’arancione e al rosso e cioè carote, pesche, anguria, ananas, albicocche, fragole e tutto ciò che di arancione/rosso trovate a casa! I frutti arancioni contengono, caroteni, vitamina A e licopene che vengono assimilati dal nostro corpo grazie all’alimentazione. Sole e alimentazione e la tintarella perfetta è assicurata!
    La frutta si può mangiare in ogni momento della giornata, a colazione, dopo i pasti principali ma è perfetta da mangiare come spuntino e merenda, magari anche sotto l’ombrellone. La lavate bene a casa, la sbucciate e poi la mettete il una box di plastica, la portate con voi ed avrete una merenda leggera, colorata, gustosa e che vi aiuta ad essere più belle… cosa volere di più?

    Tra i frutti migliori ci sono sicuramente le albicocche che sono ricche di potassio e betacarotene, hanno poche calorie e saziano tantissimo, perfette se siete a dieta ad esempio. In questo senso va benissimo anche l’ananas che ha poche calorie e tante fibre, è giallo e quindi rientra nella gamma di colori che ci fanno abbronzare, inoltre contiene bromelina che aiuta la digestione.

    Si anche alle pesche, il frutto dell’estate, anche comodissimo ma portare in spiaggia, contengono la melanina che aiuta la tintarella ma anche lo zinco che ci rende più belle scacciando via i brufoli.

    Il melone contiene betacarotene ed è perfetto per la nostra bellezza inoltre contiene anche antiossidanti e vitamina C, il tutto il pochissime calorie!

    LA MIA ULTIMA CREAZIONE: VI PIACE????

    TARGHE da personalizzare a vostro piacimento, si possono avere con il numero civico, il nome del vostro amico peloso, cave canem, questa e' casa mia e tante altre diciture a vostro piacimento. Se vi interessano fatemelo sapere. Costo 6 euro. Sono in biscotto bianco e lavorate con il decoupage. Oppure se vi interessa la forma i colori se mi mandate una foto del vostro amico a 4 zampe la posso fare personalizzata.

    martedì 5 luglio 2011

    grazie per tutto

    Ciao e buon pomeriggio e buon lavoro a te cara Emanuela e a tutti quelli che farano visita in questo piacevole blog .
    Colgo l'occasione per ringraziarti cara Emanuela per l'enorme fiducia che mi stai dando ,per avermi avvidato una sezione dedicata alla cucina e ora per avermi fatto amministratrice del tuo bel blog , mi auguro solo di essere al' altezza .Grazie e ancora grazie per tutto.
    Auguro a te e a tutti quelli che passerano a farvi visita al blog una piacevole serata .
    Ciao
    Laura

    filetto di maiale al aceto balsamico e cipolle di Tropea


    Un secondo di carne davvero molto veloce da prepare e di facile esecuzione .


    Ingredienti per 4 persone :


    8 medaglioni di filetto di maiale
    1/2 cipolla rossa
    1/2 biccherino di aceto balsamico
    olio extra vergine d' oliva q.b


    Procedimento:


    Metto a scaldare in un pentolino di rame l'aceto balsamico a fuoco moderato per circa 10 minuti fino a ridurre l'aceto balsamico ridotto della metà del volume, quando sarà pronto lo metto da parte , mi servirà per sfumare le cipolle .


    Taglio a jiullien le cipolle e le metto in una padella antiadernte con un'pò d'olio extra vergine d'oliva , lascio stufare la cipolla per 5 minuti , una volta pronta la metto a riposare in una terrina di vetro.

    Infarino da entrambi le parti e megaglioni di maiale e li cucino per 2 minuti al massimo da entrambi le parti .

    Spengo la fiamma e solo a questo punto aggiungo l'aceto balsamico che avevo fatto ridurre e le cipolle che avevo fatto stufare su i filetti di maiale .

    Non mi resta che augurovi buon appetito
    Laura

    I colori del mare della "mia"amata Sardegna

    lunedì 4 luglio 2011

    Eritemi e scottature, ecco come curarli a casa

    Eritemi e scottature sono sempre in agguato, certe volte è colpa della nostra disattenzione e della nostra mania di abbronzarci subito, a volte invece è solo sfortuna, la crema poco protettiva, la nostra pelle troppo chiara, la nostra predilezione alla sfortuna, insomma le motivazioni possono tante e per ognuna c’è una scusa per non prenderci le nostre colpe! La corretta esposizione al sole è importante per non beccarsi le bruciature, per non diventare rosse come dei peperoni e per non spellare ma anche per proteggersi dal melanoma, un diffuso tumore della pelle.
    Eritemi e scottature sono uno spiacevole effetto collaterale dovuto alla massiccia esposizione al sole nelle ore centrali della giornata e/o senza una adeguata protezione.

    Il miglior modo per curarsi è prevenire, quindi cercate di essere previdenti e non siate superficiali, si ritorcerà contro di voi con lunghe notti insonne e tanti dolorini.

    Se avete scottature e pelle arrossata dal sole ecco cosa potete fare per alleviare il disturbo:
    • Usare prodotti a base di camomilla, che ha proprietà lenitive e decongestionanti, la calendula stimola la rigenerazione dell’epidermide e del derma e favorendo il microcircolo ed un’azione antinfiammatoria. La lavanda, il timo e i chiodi di garofano hanno proprietà disinfettanti, antinfiammatorie e antidolorifiche. Infine le creme a base di aloe hanno proprietà lenitive, idratanti e cicatrizzanti.
    • Olio d’oliva, olio essenziale di lavanda e menta hanno un’azione lenitiva e danno sollievo alle ferite.
    • Applicate sulla zona arrossata un pochino di succo di limone oppure una garza imbevuta di tè freddo.
    • Fate un bagno con acqua e bicarbonato.

    Prevenire è meglio che curare!

    sabato 2 luglio 2011

    A VOLTE BASTA POCO

    Ciao e buon giorno e buon Sabato a te cara Emanuela e a tutti quelli che faranno visita nel tuo bel blog.
    Credo che a volte basta davvero poco per complicarci meno del dovuto la vita , anche un semplice saluto o un sorriso può essere d'aiuto per affrontare la giornata .
    Auguro a te Emanuela e a tutti i tuoi visitatori un felice e sereno week.end .
    Ciao
    Laura

    venerdì 1 luglio 2011

    rollè di rana pescatrice

    Ingredienti per 2/4 persone:

    2 rane pescatrici di circa 400 gr cadauno
    1/2 kg di patate
    4 zucchine chiare
    1 pomodori cuore di bue (oppure 2 pomodori rossi )
    olio extra vergine q.b
    1/2 limone
    3 foglie di basilico
    erbette secche q.b (facoltativo)


    Procedimento:

    Avvolgo le patate in della carta stagnola e le metto in forno preriscaldato a 180°/200° per 30/40 minuti , una volta pronte le cavo dal forno e le privo della stagnola ,elimino la buccia alle patate e con una forghetta le schiaccio unisco poi la rana pescatrice che precedentemento ho eliminato la pelle e tagliato a fette e messe in una padella con un'pò d'acqua e delle fette di limone e le foglioline di basilico , le cucino per 25/30 minuti con il coperchio .
    Una volta che saranno cotte le rane pescatrici le "spolpo" e le unisco alle patate .
    Taglio poi le zuchine a medi dadini e le metto nella padella con un'pò d'olio e alcune erbette secche , cucino le zucchine per 5/10 minuti ,quando sarann pronte le unisco a gli altri ingredienti .
    Per rendere il rollè di rana pescatrice più colorato private della buccia e semi i pomodori e tagliateli a dadini mettetili in una ciottola e fali insaporire con alcune foglie di basilico per almeno 10 minuti , aggiungeteli poi al rollè a crudo .

    Ammalgamo bene gli ingredienti e formo il rollè che metterò nella carta stagnola ben stretta e poi metto in frigorifero per alcune ore .
    Prima di servire il rollè lo cavo dal frigo almeno 30 minuti prima .
    Non mi resta che augurarvi buon appettito .

    N.b grazie di cuore per tutto Emanuela .
    Laura

    Come fare una ceretta naturale ed ecologica


    Eliminare i peli superflui del corpo è una sfida femminile (e da qualche tempo anche maschile) che dura tutto l’anno ma che si fa particolarmente intensa durante la stagione estiva, quando l’abbigliamento scopre di più il corpo.
    Tra ceretta, rasoio, creme depilatorie, depilazione definitiva ognuno sceglie il metodo preferito ma esistono anche metodi naturali ed ecologici per eseguire la depilazione-
    Uno di questi ce lo insegnano le donne musulmane. Si chiama sokkar ed è una pasta a base di zucchero e limone che proviene da una tradizione molto antica ma oggi realizzabile con il fai da te. Gli ingredienti sono di facilissima reperibilità: solo zucchero di canna o semolato e succo di limone. L’importante è rispettare la proporzione tra i due ingredienti usando, ad esempio, una tazzina da caffé come dosatore: una tazzina di succo di limone e due di zucchero. Non indispensabile ma utile per le sue proprietà emollienti è l’aggiunta di un cucchiaino di miele. Per far sciogliere più velocemente si può prima passare al tritatutto lo zucchero ma non si deve usare zucchero al velo perché contiene amido!
    Versati gli ingredienti in un pentolino, si fanno sciogliere sul fuoco molto dolce mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, per evitare la formazione di grumi. La cottura deve durare massimo dieci minuti, finché il composto comincia a scurirsi e raggiunge una colorazione simile all’ambra (quindi lo zucchero si è caramellato). Allora si spegne la fiamma e si mette il tutto a bagnomaria per farlo addensare più efficacemente e perché si raffreddi un pò.
    La sostanza ottenuta va utilizzata tiepida altrimenti ci si può scottare.  Si può riporre quella in eccesso in un barattolo di vetro che poi so scalderà a bagnomaria per ammorbidirlo quando lo si deve riutilizzare. Si preleva una quantità pari ad una noce del composto, lavorandola con le mani inumidite per formare una pallina che va poi spalmata sulle parti da depilare. Bisogna aver cura di farla aderire bene alla pelle e poi si procede allo strappo, sempre contropelo.
    Chi fosse pigra e non volesse cimentarsi nella realizzazione del preparato, può procurarselo presso le erboristerie, i negozi dedicati al bio o a specialità mediorientali, oppure acquistarlo online.
    Un’alternativa al sokkar è la pasta di zucchero ottenuta miscelando un bicchiere di zucchero (semolato o di canna) e uno di acqua e fatti poi fondere a fuoco lento fino a ottenere un caramello.
    Una volta raffreddata la si stende bene sulla parte da depilare. Per un migliore risultato è consigliabile usare delle strisce di tela (ottenute per esempio da vecchi lenzuoli o federe) che si applicano a loro volta sullo strato di caramello per poi staccarle, come nella normale ceretta, con uno strappo contropelo.
    Entrambi i metodi sono perfettamente eco-friendly e riciclabili perché riutilizzabili più volte e quando si decide di buttarle lo si fa come si trattasse di rifiuti organici.

        

    IMPORTANTE SEGNALAZIONE CANI ABBANDONATI IN AUTOSTRADA.

    SE TROVI UN CANE ABBANDONATO IN AUTOSTRADA CHIAMA IL 334 1051030